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Rappresentazione visiva dell'articolo: Relocation dei grandi patrimoni: perchè l'Italia è al centro delle strategie degli HNWI

Autore: Banca Widiba

Data di pubblicazione: 26 agosto 2025

Relocation dei grandi patrimoni: perchè l'Italia è al centro delle strategie degli HNWI

Negli ultimi anni l’Italia è diventata un punto di riferimento per la relocation degli individui altamente patrimonializzati. Le recenti modifiche al quadro normativo e la crescente attenzione internazionale hanno consolidato l’attrattività del Paese, che oggi compete con piazze storiche come Londra, Zurigo e Lisbona. Per chi si occupa di gestione del patrimonio, questo fenomeno non rappresenta soltanto un’opportunità di mercato, ma soprattutto una sfida professionale che impone di padroneggiare strumenti complessi di pianificazione fiscale e patrimoniale.


Il quadro normativo italiano aggiornato

La normativa cardine è quella introdotta dall’articolo 24-bis del TUIR, che disciplina la flat tax per i neo-residenti. La misura, varata nel 2017, ha subito un aggiornamento sostanziale con il Decreto-legge 113/2024: per chi ha trasferito la residenza fiscale dopo il 10 agosto 2024 l’imposta sostitutiva sui redditi esteri è passata da 100.000 a 200.000 euro annui. Restano invece invariati i benefici per coloro che avevano già aderito in precedenza, che potranno mantenere l’aliquota ridotta per tutta la durata del regime.

Il regime si estende ai familiari, con un’imposta aggiuntiva di 25.000 euro ciascuno., e garantisce l’esenzione dall’IVIE e dall’IVAFE, oltre che dall’obbligo di monitoraggio fiscale e dalle imposte di successione e donazione su beni esteri. La durata massima è di quindici anni, con rinnovo tacito salvo revoca. Ulteriore novità è la compatibilità con il regime degli impatriati, introdotto dal D.Lgs. 209/2023: l’Agenzia delle Entrate, con interpello n. 16/E del 2025, ha confermato che i due strumenti possono coesistere, consentendo una pianificazione sofisticata che differenzia la tassazione dei redditi italiani ed esteri.


L’attrattività dell’Italia nel contesto europeo

Il rafforzamento della flat tax rende l’Italia competitiva rispetto ad altre giurisdizioni che storicamente hanno attratto grandi patrimoni. Il Portogallo, ad esempio, ha progressivamente ridotto i vantaggi del regime non-habitual residence, mentre il Regno Unito post-Brexit ha visto crescere l’incertezza legata alle revisioni del sistema res-non-dom. La Svizzera continua a rappresentare un’alternativa, ma con un approccio più selettivo. In questo panorama, la chiarezza del regime italiano e la possibilità di combinarlo con altre agevolazioni fiscali hanno rafforzato la reputazione del Paese come destinazione di lungo periodo.


I numeri della relocation verso l’Italia

Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Wealth nel 2024, il regime dei neo-residenti ha attratto in Italia 957 contribuenti soltanto nel 2022, ai quali si aggiungono quasi 2.700 adesioni negli anni precedenti. In cinque anni l’erario ha incassato circa 254 milioni di euro tra flat tax principale e imposte per i familiari. Nonostante l’aumento a 200.000 euro, la domanda non ha subito contraccolpi: gli High Net Worth Individuals (HNWI)continuano a percepire l’Italia come una destinazione di valore, soprattutto per chi possiede patrimoni internazionali diversificati.


Implicazioni per la pianificazione patrimoniale

La relocation non può essere interpretata esclusivamente come una scelta fiscale. Per molti individui ad alto patrimonio si traduce in una riorganizzazione complessiva dell’assetto patrimoniale. La possibilità di selezionare i Paesi per i quali applicare la flat tax, escludendo quindi alcune giurisdizioni, consente un livello di personalizzazione elevato. Ciò implica che la pianificazione successoria, l’utilizzo di trust, la diversificazione in asset finanziari e immobiliari e la protezione intergenerazionale diventino elementi centrali dell’intero progetto di relocation.


Il ruolo strategico del consulente finanziario

In questo contesto il consulente patrimoniale assume una funzione chiave. Non si tratta soltanto di gestire portafogli complessi, ma di coordinare un ecosistema di competenze che include fiscalisti, legali e private bankers. L’abilità di tradurre la normativa in soluzioni pratiche, di garantire compliance e di anticipare i cambiamenti legislativi diventa essenziale. L’aggiornamento costante e la capacità di lettura integrata delle esigenze del cliente sono la condizione necessaria per offrire un servizio di valore. La relocation in Italia non è più soltanto un’opportunità, ma un laboratorio complesso in cui competenze fiscali e patrimoniali devono dialogare costantemente.

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